• Chi sogna spaventa

Chi sogna spaventa

Sognare è stato il vero motore della mia vita. Sognando applichi il coraggio di essere te stesso. Nei sogni trovi le parti nascoste del tuo essere.
Trovi ambizioni, cassetti chiusi da troppo tempo e sfide che rivelano profondamente cosa vuoi. In una società che ha automatizzato tutto, anche il nostro pensiero, la creatività e il desiderio sembrano perduti.
Non è la cosa più facile di questo mondo mostrarsi e mostrare la propria identità, senza filtri e
sin-cera, dal latino “senza cera”, senza maschera. Perchè rischi di non essere accettato.
Siamo molto influenzati ad identificarci in alcuni modelli preconfezionati che la società ci fornisce in catalogo subito disponibile.
Condizionamenti sociali e aspettative, esempi di una bellezza falsa e di una intelligenza spesso artificiale ed artefatta.

Sognare significa avere il coraggio di essere se stessi, sentirsi diversi, scoprire la propria unicità. Ed ha un prezzo spesso alto, troppo a volte.
Perché a volte i sogni spaventano, fanno paura a noi stessi e agli altri e si finisce per essere emarginati da un gruppo, per essere additati come il rompiscatole o il guastafeste.
Come quello che “vuole troppo”.

Certo, è più comodo confondersi nella massa, annullando la propria individualità, omologarsi agli altri richiede meno sforzo di pensiero, meno scocciature, talvolta, addirittura più amici o persone che ti cercano.
La massa è lì, invitante e pronta ad accoglierti, però quando ne fai parte, paghi qualche pesante, pesantissimo tributo.
Alla massa infatti non viene “consegnata” solo la propria unicità ma anche il proprio libero arbitrio e la capacità decisionale.
È molto più semplice controllare una massa piuttosto che il singolo individuo. E chi non sogna, non spaventa.
Chi non ha sogni coraggiosi, rimane in silenzio.

Per il “potere”, per la pubblicità o per qualsiasi altro ne abbia gli interessi e i mezzi, il silenzio conviene.
Costa meno fatica, impegno e pensiero.
Se restiamo in silenzio senza sogni in tasca, siamo più manipolabili.
E la cosa peggiore è che questo processo molto spesso avviene senza che ne siamo realmente consapevoli.
E allora sogna.
Sii coraggioso!
Desidera e pensa in grande, sarà il booster reale della tua esistenza.
Forse, il mio salvagente più grande è sempre stata la mia voglia di sognare. Sin da piccolo.
Volevo diventare un calciatore, volevo giocare di fronte a tante persone e per molto tempo, col mio borsone, più grande e pesante di me, correvo al campo senza fiatare.
Spinto da una forza incredibile. E con tante sfide da affrontare.
Ma è lì che ho trovato la mia vera essenza ed energia.
Nelle cadute e nel rincorrere quel pallone che andava più veloce di me. Nei goal presi e nelle palle rubate,
negli spintoni e nelle lacrime quando la partita era persa. E’ il mio sogno che mi ha insegnato a non mollare.
Poiché è nelle difficoltà che conoscerai la tua vera forza.

Un pessimista vede la difficoltà in ogni opportunità; un ottimista vede l’opportunità in ogni difficoltà.
Ciò che ognuno di noi dovrebbe temere di più è assomigliare ad un timbro, quell’attrezzo così amato dai burocrati perché offre la certezza che la prossima impronta sarà identica a quella precedente.
Abbi il coraggio di assomigliare al vero te stesso!
Dovremmo osservare le stagioni, dove in ogni giorno, in modo naturale, ci sono nuove immagini, nuove connessioni, nuovi colori sempre diversi e mai uguali tra loro.
Vedere, sentire e ragionare, “out of the box”. Promettimi una cosa:
trova il tempo di sognare e fallo senza paura. Sogna con coraggio.
Poi trova un lavoro che ti piaccia, che si avvicini a ciò che desideri, ed avrai cinque giorni in più per ogni settimana.

Nella vita bisogna avere dei sogni, dei grandi sogni.
E ti auguro che siano “folli” o talmente grandi da farti rischiare di riuscirci.
Perché é nel percorso che si diventa persone migliori e non tanto al traguardo, qualunque esso sia.
Quando si agisce cresce il coraggio, quando si rimanda cresce la paura.